Destination wedding cos'è e come organizzarlo

La storia in scatti

ven 13 gen, 2023

Matrimoni all'estero

Sposarsi all'estero, proprio come i divi di Hollywood! Così nasce il destination wedding, la realizzazione di un matrimonio in un paese diverso da quello dove gli sposi risiedono. Questo tipo di matrimonio pop non tradizionale, nasce come moda negli anni 90, quando gli unici a poter organizzare delle nozze del genere sono solo personaggi vip della scena musicale e cinematografica. Uno dei primi a inaugurare questa tendenza fu David Bowie che sposò la sua Iman a Firenze nel 1992. Il nostro bel paese infatti, è sempre stato meta per i matrimoni all'estero di vip più e meno famosi.

Tutta colpa di quell'atmosfera cinematografica da Dolce Vita che ci definirà sempre, il cibo insuperabile e le bellezze artistiche senza fine, le città ricche di storia e le costiere a strapiombo sul mare, l'Italian Touch ha un fascino che non passa mai di moda, e dopo gli anni bui della pandemia, il settore dei destiantion wedding in Italy è ripartito alla grande, tornando ad essere una dei fiori all'occhiello del nostro turismo.

Da qualche anno inoltre, le nozze all'estero non sono più una cosa da ricchi, infatti anche chi non è un vip può organizzare senza troppe difficoltà il suo destination wedding in Italy.

Come funziona il perfetto destination wedding in Italia?

Prima di tutto, dove. In Italia abbiamo davvero l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda lo scenario da sogno per un matrimonio non tradizionale.

Negli ultimi anni le location più gettonate sono state il lago di Como e la costiera Amalfitana, ma anche città d'arte come Firenze, Venezia e Roma. E se aggiungiamo anche gli scenari alpini, le coste sarde e le masserie del sud, ce n'è davvero per tutti i gusti.

Una volta scelta la location, si deve assolutamente richiedere l'intervento di un esperto, ed ecco che soprattutto in questi casi, la figura della wedding planner diventa praticamente indispensabile. È importante infatti non solo pensare all'organizzazione più “facile” degli allestimenti, ma anche alla logistica (come si muoveranno e dove alloggeranno gli sposi e i loro invitati) e oltre che alla burocrazia (come registrare il matrimonio in modo che sia valido anche nel paese di origine degli sposi). Una wedding planner basata sul territorio e con esperienza nel settore, è in grado di risolvere facilmente ogni problema grazie ai suoi contatti, ma anche di proporre una vasta scelta che accontenti tutti i gusti proponendo un'ampia rete di fornitori.

E gli italiani?

Se sposarsi in Italia è un'opzione più che valida per gli stranieri, per quanto riguarda noi italiani..il discorso non cambia: forse anche perché molti di noi vivono già all'estero, ed è normale tornare per sposarsi in famiglia; potremmo dire che in Italia ci sono molte wedding destination travestiti da matrimoni tradizionali. Complice la bellezza del nostro paese, non siamo molto avvezzi a spostarci da casa, abbiamo famiglie numerose, nonne che non amano viaggiare e tanti amici, basti pensare che in alcune zone d'Italia, non è un matrimonio se non ci sono almeno 200 invitati!!

La mia esperienza come destination wedding photographer

Negli ultimi dieci anni, lavorando tra la Spagna e l'Italia ho imparato come unire la mia passione per la scoperta e il viaggio, al mio lavoro di fotografa di matrimoni. Con un passato di nomade digitale è più facile capire i desideri di chi è disposto a viaggiare per realizzare il proprio progetto, e forse è per questo che mi capita spesso di essere scelta dagli stranieri che si sposano in Italia.

Allo stesso tempo mi capita di muovermi verso mete estere, per fissare nel tempo i ricordi delle coppie che si affidano alla mia esperienza per raccontare la loro storia.

Da quando lavoro basata a Brescia, ho scattato le nozze all'estero di inglesi, tedeschi e svizzeri che amano spostarsi verso sud sia sul Lago di Garda che in Franciacorta.

Ma anche quando vivevo fuori, prima a Cagliari e poi a Barcellona, mi capitava spesso di lavorare sia come destination wedding photographer, che come engagement photographer (il servizio fotografico prematrimoniale), e elopement photographer, la vera e propria “fuga d'amore”, quando cioè il matrimonio è celebrato solo alla presenza degli sposi, senza nessun invitato.
Ovviamente per un'organizzazione così impegnativa, il preavviso è d'obbligo, il mio consiglio quindi è di affidarsi a una wedding planner in modo da recuperare i fornitori principali - location, catering e soprattutto foto & video - con largo anticipo sull'evento (almeno 1 anno e mezzo prima) in modo da poter scegliere tutto con calma e di avere il controllo della situazione al 100%.

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