Ho deciso di approfondire l’argomento microwedding perché nelle ultime settimane ho ricevuto alcune domande a riguardo sia in mail che DM, quindi perché non aprire una riflessione su un tema veramente attuale, soprattutto in questi tempi incerti e di economie ballerine!
Forse però la novità del microwedding non è solo una questione di moda e costume, probabilmente c’entrano anche altri fattori legati ai nostri tempi, tra cui la pandemia.
IL MONDO PRIMA
In Italia si celebrano da sempre matrimoni intimi, sobri e senza troppi invitati né spese eccessive, ma la ragione di solito è sempre stata una sola: erano seconde nozze.
Nel nostro paese infatti c’è sempre stato un interesse relativo rispetto alle seconde nozze perché, complice un certo retaggio culturale e una spolveratina di stigma, sono sempre state considerate meno importanti delle prime, quasi fosse un evento da non ostentare troppo. L'idea che le persone non possano sbagliare né cambiare idea lungo l'arco di una vita però, appartiene totalmente all'universo della fantasia:"le persone fanno errori, è il motivo per cui mettono la gomma all fine delle matite!" (cit. grazie Fleabag!). Sembra proprio che tutta questa situazione delle seconde nozze necessiti di un post tutto suo, quindi passiamo oltre.
IL COVID-19
Nel 2020 l’industria del wedding (insieme alla vita sociale di tutti) subisce una significativa battuta d’arresto: i matrimoni di tutto il mondo si possono celebrare solo seguendo un protocollo a volte difficile da interpretare e a rendere ancora più difficile la situazione, c’é che le norme variano da stato a stato, di fatto affossando il settore dei destination wedding.
Nel 2021, sebbene ancora decisamente grave, la gestione dell’evento matrimoniale inizia a farsi meno impegnativa: ci sono ancora certe restrizioni, ma alcune coppie decidono di cogliere la palla al balzo per sfrondare pesantemente il numero dei loro invitati.
Matrimonio si, ma solo con le persone che davvero appartengono al cerchio più stretto delle relazioni personali. Per tutti gli altri c’è il taglio della torta e la festa.
PERCHÈ COSÌ TANTI INVITATI SCONOSCIUTI?
In molte regioni il matrimonio è ancora oggi considerato tradizionalmente secondo la sua funzione sociale e culturale, come un rito preliminare alla creazione di una famiglia, e dovendo parlare di budget, soprattutto di una casa.
Nel passato, il rito matrimoniale serviva non solo ad ufficializzare la coppia, ma anche a rendere onorevole la discendenza: in questo contesto c’era necessità di invitare grandi quantità di conoscenti e parenti, perché contribuissero non solo a testimoniare la nascita di un nuovo gruppo sociale, ma anche alla creazione della futura casa con la famosa “busta”.