Dopo mesi di discussioni, assaggi, prove vestito, prove trucco, prove acconciatura, brainstorming vari ed eventuali, video chiamate, mail, mail che confermano brainstorming, brainstorming che confermano assaggi, etc,..finalmente, ci siamo: è arrivato il gran giorno, il giorno del vostro matrimonio. Finalmente tutte le scelte sono state fatte, non resta altro da fare che godersi la giornata, sperare che tutti si divertano e rivolgere l'ultima preghiera a Giove Pluvio.
Ma sono qui per parlare di fotografia non di meteorologia!
E allora cerchiamo di capire meglio come si comporterà esattamente la vostra fotografa, durante il giorno delle vostre nozze.
La preparazione dello sposo
Nella mia esperienza gli sposi si dividono in due categorie: chi vuole essere fotografato, e chi non lo ama per niente, ma si adatta.
Intendo rassicurare tutti gli appartenenti alla categoria dei timidi&riservati: lavoro cercando sempre di mettere i miei clienti a proprio agio, quindi non spingo mai uno sposo (cosa che vale anche per la sposa, ovviamente) reticente, a essere ripreso, soprattutto in un momento decisamente intimo. In questo caso scatto solo qualche dettaglio del vestito, e alcune foto di famiglia o con i testimoni e gli amici più stretti (che di solito sono con lui mentre si prepara); dopo di che, scappo verso il luogo della cerimonia, in modo che lui abbia tutto il tempo per seguire il suo ritmo, senza sentirsi pressato da una presenza estranea. Sarà poi mia cura, durante il resto della giornata, scattargli delle foto spontanee senza che se ne renda conto, in modo che anche lo sposo abbia il suo servizio fotografico.
Quando invece è tranquillo, mi prendo un po' più di tempo per aggiungere ai dettagli e alle foto di gruppo, anche le foto della vestizione dello sposo e dei suoi ritratti.
Una piccola precisazione: quando lo sposo vuole anche la sua preparazione, ho bisogno, non possedendo il dono dell'ubiquità, di affidarlo alla mia assistente; eventualità che si verifica soprattutto quando gli sposi non si preparano nello stesso luogo. A differenza della sposa infatti, lo sposo tende a prepararsi pochi minuti prima della cerimonia, e io in quel momento sarò già nel luogo dove si svolgerà la cerimonia per riprendere i dettagli e l'arrivo degli invitati.
Preparazione sposa
Di solito arrivo dalla sposa due ore prima dell'orario della cerimonia, e di solito il mio arrivo coincide con l'arrivo anche della truccatrice. Devo ammettere che nonostante l'esperienza, questo momento è sempre molto emozionante, perché è in assoluto la fase più emotivamente delicata della giornata. Allo stesso tempo, è una delle fasi che preferisco perché quando la tensione è così alta, le persone lasciano cadere la maschera, si mostrano per quello che sono, e si dimenticano quasi subito della mia presenza. Questo mi permette di iniziare a entrare nel mood della giornata, capire gli equilibri tra le persone presenti (anche in questo caso famigliari e amici più stretti), e iniziare a seguire questo rituale magico: guardarla trasformarsi da donna a sposa, una vera e propria metamorfosi che prevede un'acconciatura, un trucco e un abito scelti apposta per l'occasione.
In questo momento cerco di confondermi con la tappezzeria, non voglio assolutamente interferire con questo processo, e mi focalizzo solo sul racconto e sui gesti. A metamorfosi conclusa, quando la sposa è pronta, propongo alcune foto coi famigliari o i testimoni, ma sempre senza forzare e solo se la sposa è desiderosa di avere questi scatti.
Servizio fotografico durante la cerimonia del matrimonio
Quando arrivo nel luogo dove si celebrerà il rito, mi concentro immediatamente sui dettagli, sui fiori, sul modo in cui è stato allestito cercando di riprenderlo senza la presenza degli ospiti. Successivamente sposto la mia attenzione sulla parte emotiva, sugli invitati che iniziano a prendere i loro posti, e ovviamente sullo sposo, in attesa della sua bella. Ammetto che ho una preferenza per gli sposi sensibiloni, che magari si fanno scappare una lacrimuccia perché sono così incredibilmente felici, da non poterlo nascondere, fino a far piangere anche me.